- BY admIN.2k17
- POSTED IN News
- WITH 0 COMMENTS
- PERMALINK
- STANDARD POST TYPE
CDP ha da pochi giorni confermato l’impegno a sottoscrivere un aumento di capitale della controllata Open Fiber (630 ml di € ca) e continuano i contatti col fondo Australiano Macquarie che detiene il 40% della società e che dovrebbe, quindi, sottoscrivere la propria quota (400 ml di € ca). Il fondo si era reso disponibile vincolando, però, la sottoscrizione alla soluzione del problema delle aree grigie di cui è ormai nota la difficoltà a terminare i lavori entro la data del giugno 2026; data a cui sono legati i fondi del PNRR.
Le banche, inoltre, si erano impegnate a finanziare l’azienda per circa 1,3 miliardi di € con scadenza 2029.
Ricordiamo che Open Fiber si è aggiudicata 8 lotti (FiberCop i restanti 7) ed il problema dei numeri civici nelle aree grigie sta diventando sempre più pressante in considerazione del fatto che solo nelle aree di Open Fiber i civici da cablare superano i 2 milioni.
Alcune Regioni (Lazio, Calabria e Sicilia) hanno anche messo sul piatto 50 ml di € per riequilibrare le condizioni economiche e finanziarie nelle aree bianche a fallimento di mercato, aree aggiudicate a Open Fiber.
La completa cablatura in fibra dell’Italia dipende, dunque, sia da mere logiche di mercato che dagli orientamenti di tipo politico; certo è che la rete in rame dovrà essere abbandonata al più presto sostituendola con quella in fibra ottica per consentire a cittadini ed imprese di poter accedere a servizi sempre più efficienti e degni di un Paese moderno.
La ESS costruisce già da anni la rete in fibra (FTTH) per conto di FiberCop e sta intrattenendo interlocuzioni con Open Fiber per “dare una mano” a velocizzare la realizzazione nelle aree grigie del Centro Italia.
ESS, in prima fila per lo sviluppo del Paese.
Link utili:
https://openfiber.it/corporate/chi-siamo/mission-e-vision/
https://www.youtube.com/watch?v=b2o2KM20m4s